Lettori fissi

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giovedì 19 marzo 2009

Confronto Marx-Heidegger

Ah, le marxisme! Il tema dell'alienazione nella nostra società è tuttora presente. Solo che è diventato prima culturale: noi siamo spossessati della nostra personalità, poi economico, come conseguenza dello stato di inferiorità in cui siamo messi.
Qual è l'origine dell'alienazione? Noi siamo sottoposti a un processo di reificazione dei nostri valori, della nostra identità. Tutto deriva dal prevalere della dimensione tecnica, secondo Heidegger, per cui il pensiero razionale passa dall'essere al funzionare. La ragione, che voleva conoscere il mondo, che voleva conoscere l'essenza delle cose, ha trovato il modo, con la rivoluzione scientifica, di spostare la domanda dal perché al come. In questo modo si è riusciti a costruire una conoscenza più efficace, e si è riusciti a conoscere effettivamente di più l'universo fisico, attraverso paradigmi matematico-formali. La conoscenza è divenuta più formale, ma più efficace. C'è stato però uno spostamento dall'antica dimensione umanistica a una dimensione più scientifico-tecnologica : la conoscenza è diventata più pratica, ma anche più fredda.
Questa conoscenza ha sviluppato un dominio sul mondo, ha permesso all'uomo di dominare il globo. Secondo Heidegger, però, nel momento in cui diamo la prevalenza alla tecnica, noi rischiamo di essere agiti dalla tecnica: è la tecnica che usa noi, e non il contrario.
Possibile critica al marxismo: l'origine dell'alienazione sicuramente è nella divisione del lavoro, ma la ragione di questa organizzazione è nel prevalere della tecnica, nel fatto che nel momento in cui non si cerca più l'essenza dell'uomo, ma lo si vede come un meccanismo, non si fa più il suo interesse, non lo si ama più. La responsabilità dell'alienazione dell'operaio allora non è più del capitalista in quanto tale, ma come strumento di un'organizzazione tecnologica del lavoro che vede l'uomo come cosa, non come persona. La divisione del lavoro sta portando alla fine del lavoro, ma la fine del lavoro non è un bene per l'uomo, e produce una pericolosa concentrazione di potere: pochi decidono, e gli altri sono passivi. Sostanzialmente, la colpa dell'alienazione starebbe nella scienza.
Ma anche coloro che decidono subiscono un'alienazione: decidono su strumentazioni tecnologiche di cui capiscono ben poco. Non hanno quindi tutti gli elementi per decidere. Esistono sicuramente anche tecnologi che diventano capi: anche questo è pericoloso, perché concentra molto il potere.